
FERMO – Istituire un Centro studi sui giochi storici del Fermano è la proposta lanciata stamattina dall’architetto Massimo Temperini durante la presentazione del libro “La Cavalcata dell’Assunta e la città di Fermo”. Un Centro studi su cui convergano le energie e le risorse culturali della città e del territorio. Il volume ripercorre la storia della Cavalcata dell’Assunta, cosa rappresentava in origine, come si è trasformata nel tempo in relazione alla storia della città. La pubblicazione ha carattere prevalentemente storico-artistico. Il testo ha impiegato quattordici anni per vedere la luce.
<Questo volume – ha affermato il sindaco e presidente dell’associazione Cavalcata dell’Assunta Saturnino Di Ruscio – nasce con l’obiettivo di ricostruire sul piano storico, artistico e culturale il contesto in cui nasce e si sviluppa a partire dal 1182 la Cavalcata dell’Assunta che può vantare un’eccezionale testimonianza documentaria. Mi auguro fortemente che il cammino intrapreso dalla Cavalcata dell’Assunta nel ritrovare i suoi antichi fasti e l’originaria forza, continui a procedere con passo incessante e sicuro, quello stesso passo che metaforicamente fa ascendere ed eleva tutti i partecipanti al corteo processuale di ogni agosto, diretti ed orienatati con devozione e fiducia verso la meta finale>. <Dopo trent’anni di storia la Cavalcata dell’Assunta, non soltanto può vantare radici sempre più solide, come rievocazione storica, ma è diventata, per il suo significato culturale, civile, sociale e religioso, un patrimonio importante della città di Fermo – ha dichiarato il vicepresidente dell’associazione Silvio Dionea – Un patrimonio prezioso da non disperdere ma da salvaguardare con cura nel presente, come nel futuro. Il prossimo anno si potrebbe pensare ad una pubblicazione, testuale e fotografica, per festeggiare i 30 anni del Palio dell’Assunta>. Hanno contribuito nel tempo alla pubblicazione del volume: Umberto Bartolomei, don Filippo Concetti (defunto), Rossano Corradetti, Giorgio Crèpas, Luigi Girolami, Maria Chiara Leonori, Alma Morelli, Maria Cecilia Profumo, Orietta Santarelli, Daniela Simoni, Maria Vittoria Soleo e Lucio Tomei. A curare l’imponente opera, edita da Andrea Livi, Massimo Temperini.<La pubblicazione di una ricerca con più contributi come questa dimostra che le rievocazioni storiche si trasformano da obiettivo a pretesto – ha commentato Giovanni Martinelli, presidente dell’associazione marchigiana rievocazioni storiche – L’obiettivo di spettacolarizzare la storia per offrire un momento di gioiosa partecipazione storica diventa difatti un pretesto per afre memoriae, attraverso la ricerca nelle fonti, per portare un contributo importante alla volgarizzazione della storia locale>.
Nessun commento:
Posta un commento